



Oggi con questa bella giornata, siamo stati al Castello di Fosdinovo.
Il Castello è magnifico, arrivando lo trovi sulla destra imponente sul suo sperone di roccia.
Il castello Malaspina di Fosdinovo è stato sede del feudo di uno dei rami dei Malaspina dello Spino Fiorito, dal XIV al XVIII secolo. La costruzione dell’imponente fortezza, che si fonde incredibilmente con la roccia arenaria tanto da farla sembrare scolpita nella pietra viva, ebbe inizio nella seconda metà del XII secolo, anche se si parla del Castrum Fosdinovense già in documento di Lucca del 1084. Innalzata a dominio e difesa del primitivo Castro di Fosdinovo, nel 1340 venne ufficialmente ceduta dai Nobili di Fosdinovo a Spinetta Malaspina, morto nel 1352.
Egli creò così il marchesato di Fosdinovo risiedendo nel castello che il nipote Galeotto, scomparso nel 1367, in seguito ingrandirà e abbellirà. Nella parte finale del Quattrocento fu restaurato da cima a fondo da Gabriele Malaspina. Nel ‘500, grazie all’opera di Gabriele e del suo successore Lorenzo Malaspina, il castello acquistò l’aspetto e la dimensione di Corte rinascimentale, mentre nel ‘600, con Jacopo Malaspina, si ingrandì ancora di più fino a contare, nel 1636, ben ottocento “fuochi”.
Per quelle 2 massimo 3 persone che in italia non lo conoscono… il Lucca Comics & Games è una fiera dedicata al fumetto, all’animazione, ai giochi (di ruolo, da tavolo, di carte), ai videogiochi e all’immaginario fantasy e fantascientifico, che si svolge a Lucca in Toscana, nei giorni a cavallo tra ottobre e novembre. È considerata la più importante rassegna italiana del settore, prima d’Europa e seconda al mondo, dopo il Comiket di Tokyo.
Nel 2014 erano presenti oltre 380’000 persone di cui l’80% tutti mascherati.
La città in questi 4 giorni diventa magica, è bellissimo passeggiare per le vie di Lucca e trovare tutti i personaggi della nostra fantasia in carne ed ossa.
La notte poi diventa INCREDIBILE ogni piazza, vicolo o tratto di mura Cosplay si divertono a esibirsi.
Rimaniamo sui paesi particolari ed oggi parliamo di: Civita di Bagnoregio
Un paese arroccato su di un’enorme roccia di tufo, situata in posizione isolata, è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965.
Il ponte può essere percorso soltanto a piedi.All’interno del borgo rimangono varie case medievali, la chiesa di San Donato, che si affaccia sulla piazza principale e dove al suo interno è custodito il S.S. Crocefisso ligneo, il Palazzo Vescovile, un mulino del XVI secolo, la casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria, con due leoni che tengono tra le zampe una testa umana, a ricordo di una rivolta popolare degli abitanti di Civita contro la famiglia orvietana dei Monaldeschi.
Il castello, posizionato in collina nei pressi di Gubbio, oggi appare come un maschio centrale avente una poderosa torre di avvistamento a latere, ed annesso borgo fortificato; si affaccia con un vasto panorama sulla piana del Chiascio, dominando un ampio tratto dell’Appennino umbro-marchigiano ed in particolare il massiccio del Catria ed il monte Cucco. Costruito con alta valenza strategica, ha sempre fatto parte del sistema difensivo meridionale del Comune di Gubbio prima e del ducato di Urbino poi assieme ai vicini castelli di Magrano, Castel d’Alfiolo, Caresto, Colpalombo, Biscina e Giomici, costituì per secoli un caposaldo militare eugubino, a difesa delle aggressioni di Perugia ed Assisi.
Foto di www.manuelemoriconi.it
Foto di www.manuelemoriconi.it
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